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Chi siamo


I numeri dell’Associazione dei Comuni Italiani dicono già molto sulle sue caratteristiche. Oltre 100 anni di attività raccontano una storia che affonda le sue radici in quella del Paese, e insieme a questa cresce.
Sono 7.107 i Comuni aderenti all’Associazione, dati aggiornati al 1 gennaio 2021, (come associarsi) rappresentativi del 94% della popolazione, numeri che parlano con chiarezza di un radicamento assai saldo nel tessuto sociale, geografico e culturale italiano.

In tutto questo tempo, e con questa straordinaria quantità di interlocutori, l’ANCI ha lavorato con passione e continuità al servizio delle istituzioni e al fianco di chi giorno dopo giorno è impegnato a favorire sviluppo e competitività dei territori.
Lungo questo percorso l’Associazione ha saputo interpretare, e qualche volta ha anticipato, i mutamenti socio-economici, politici e culturali che hanno contribuito all’innovazione del mondo delle Autonomie locali, sempre accompagnata dalla consapevolezza che rappresentare i Comuni significa farsi carico di necessità e istanze dei cittadini stessi.
Si tratta di un cammino – tuttora in pieno svolgimento – lungo il quale l’ANCI si è man mano guadagnata l’autorevolezza che ne fa oggi l’unica controparte delle Istituzioni sui temi di interesse dei Comuni, e che fa sì che Sindaci, Assessori, Consiglieri e tutte le figure attive in ogni municipalità guardino all’Associazione come a una rete che accomuna migliaia di realtà, ciascuna con pieno diritto di cittadinanza, grazie alla quale esprimere la propria voce con forza moltiplicata.
Un ruolo, e più ancora un modo di interpretarlo, che nel 2004 ha portato all’ANCI la medaglia d’oro al merito civile da parte del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. “Per lo spirito di dedizione ai valori del complesso dei Comuni italiani” si legge nella motivazione, ed è come leggere un grazie per aver custodito, valorizzato e promosso un patrimonio – le città – di tradizione e cultura, identità e capacità di innovare che rende vivo e vitale il Paese.

Al centro di tutti i centri

Obiettivo fondamentale dell’attività dell’ANCI è rappresentare e tutelare gli interessi dei Comuni di fronte a Parlamento, Governo, Regioni, organi della Pubblica Amministrazione, organismi comunitari, Comitato delle Regioni e ogni altra Istituzione che eserciti funzioni pubbliche di interesse locale.
Questo approccio complessivo si traduce concretamente in una serie di attività che caratterizzano l’operato quotidiano di un’associazione che costituisce di fatto l’interlocutore individuato nel tempo da tutti i governi nazionali per rappresentare la realtà degli enti locali.

In particolare, l’ANCI:

  • promuove lo studio e l’approfondimento di problemi che interessano Comuni e Città metropolitane e orienta la propria sensibilità a cogliere tendenze, mutamenti e nuove criticità su ogni materia riguardante la Pubblica Amministrazione;
  • interviene con propri rappresentanti in ogni sede istituzionale in cui si prendano decisioni concernenti gli interessi delle Autonomie locali;
  • presta in modo diretto, o mediante accordi e convenzioni con varie società, attività di consulenza e assistenza ai Comuni relativamente a competenze che la legge attribuisce al Parlamento e allo Stato nazionale;
  • esamina i problemi che riguardano i dipendenti degli Enti locali e riveste un ruolo nell’agenzia (ARAN – Agenzia per la Rappresentanza Negoziale nelle Pubbliche Amministrazioni) che tratta la definizione del contratto nazionale di lavoro del comparto;
  • favorisce iniziative per diffondere la conoscenza delle istituzioni locali, accrescere l’educazione civica dei cittadini e la loro partecipazione alla vita della municipalità;
  • incoraggia e coordina le relazioni internazionali dei suoi associati e le loro attività nel campo della cooperazione internazionale decentrata.

 

Un sistema chiamato efficienza

Quantità e varietà crescente delle materie in cui l’operato dell’ANCI si concretizza hanno determinato in questi anni una crescita che è al tempo stesso di dimensioni e di cultura, e che ha come approdo quello che oggi è diventato un vero e proprio Gruppo, un’insieme di realtà fortemente coese ma contrassegnate, ciascuna, dalla propria specificità.
Raccontare il presente dell’ANCI vuol dire infatti occuparsi di un articolato sistema di aziende concepito e realizzato per elevare il grado di efficienza ed efficacia dei servizi offerti ai Comuni, associati e non, su una pluralità di temi di interesse specifico che spaziano – solo per fare qualche esempio – dalla raccolta, analisi e diffusione di dati riguardanti tutti i municipi italiani fino ad attività di sostegno e assistenza tecnica.

Anci Digitale e ComuniCare (società), Ifel, Cittalia e Fondazione Patrimonio Comune (fondazioni) sono oggi cinque realtà – ciascuna con una sua precisa area di interesse – che insieme compongono un sistema in grado di offrire consulenza, assistenza tecnica e organizzativa, formazione, informazione, supporto tecnologico avanzato, studi e ricerche, cooperazione allo sviluppo, progettazione istituzionale e socio-economica.
Si tratta di una gamma integrata di soluzioni, pensate e realizzate per fronteggiare le esigenze del mercato locale, che alla posizione di primo piano già ricoperta dal Gruppo ANCI nel settore sommano una notevole attenzione alla qualità dei servizi e una decisa spinta verso la competizione, il miglioramento, la ricerca di nuove risposte.

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